Immaginando un museo dell’ ‘nciminato e più in generale del pane, questo dovrebbe essere un percorso che inizia dalle prime fasi della sua produzione fino ad arrivare alla sua evoluzione futura.
Lo scopo del museo è quello di far capire ai visitatori quanto il pane sia stato ed è tuttora importante nella maggior parte delle culture e delle epoche, creando un percorso interattivo volto soprattutto ai più piccoli.
In particolare il percorso inizia con una serie di modelli in miniatura che, in ordine cronologico, raffigurerebbero il pane e la preparazione nel tempo e nelle diverse culture, fino ai giorni nostri. Qui i più piccoli potrebbero scegliere la tipologia di pane da realizzare a fine percorso.
Successivamente vengono esposti gli ingredienti della cosa: da una parte, i vari tipi di farina che possono essere usate per preparare il pane, suddivise per tipologia di cereale da cui si ricava, dal grado di raffinazione; dall’altra, invece, i tipi di lievito, l’olio, l’acqua, dando particolare focus ai semi di finocchio che sono la peculiarità della cosa. Dando particolare importanza ai sensi dei bambini facendo toccare, vedere nel dettaglio e odorare i vari ingredienti, qui potranno scegliere quali utilizzare per realizzare il proprio tipo di pane scelto precedentemente.
In secondo luogo, possiamo trovare i quadri in cui è rappresentato il pane, insieme ai testi di poesia in cui il pane ricopre un ruolo importante, il testo del brano “La canzone del pane”, dedicata alle gioie del pane casereccio e le pellicole dei film.
Continuando il nostro percorso, possiamo vedere esposte le varie pagine dei fumetti che raffigurano la cosa, successivamente i francobolli aventi ad oggetto il pane ed i brevetti che riguardano la cottura e le tecniche di conservazione.
Successivamente possiamo trovare descritto il progetto della N.A.S.A., “Bake in Space”, che vuole portare il pane nello spazio.
Infine, i bambini potranno recarsi in un apposito spazio in cui, grazie all'aiuto dello staff, potranno preparare il proprio pane.
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