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STEP #02 - Le cose

Per oltre un secolo Serradifalco è stata la casa di molti operai della "Pirrera", una grande miniera di sale e zolfo che ha profondamente plasmato il carattere del piccolo borgo, costituendo la principale fonte di reddito per i serradifalchesi; cose che dunque lo contraddistinguono sono questi minerali.




Ulteriore "cosa" per cui Serradifalco è famosa in tutta la Sicilia è l'omonimo liquore "l'Amaro delle Terre del falco". Nasce da una antica ricetta della famiglia Argento, produttrice del liquore. La stessa azienda familiare realizza numerosi prodotti gastronomici ma nessuno iconico come quest'ultimo.



In occasione delle festività di San Martino e dell'Immacolata Concezione sono vengono realizzati gli '' 'nciminati ", tipico impasto locale, a base di farina di pane e semi di finocchio, condito con olio d'oliva appena prodotto e spezie.


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STEP #01 - Il luogo

Serradifalco è un piccolo paese di circa 6000 abitanti della provincia di Caltanissetta, situato nella Sicilia centrale. Latitudine: 37°27′13″ N Longitudine: 13°52′49″ E Altitudine sul livello del mare: 489. Il Feudo di Serradifalco si trova iscritto sin dal XIV secolo nella Contea di Caltanissetta. Nel 1493 il primo conte, Giovanni Tommaso Moncada, lo vendette a Niccolò Barresi di Pietraperzia; in seguito si succedettero numerosi conti fino alla signoria dei Graffeo. Il 15 maggio 1652 il Feudo e il titolo di Barone di Serradifalco vennero venduti al palermitano Leonardo Lo Faso. Si deve a lui il vero e proprio sviluppo economico e demografico del comune di Serradifalco. Serradifalco è un centro agricolo e minerario della regione collinare tra il fiume Platani e il fiume Salso alle falde nordoccidentali della Serra Cusatino. L'abitato è posto sul ciglio di una cavità carsica, occupata dal temporaneo lago Soprano di Serradifalco, detto anche Lago Cuba, riserva natural

STEP #15 - L'evoluzione futura della cosa

Il pane è un alimento antichissimo (si pensa addirittura che risalga al V a.C.). Immaginare un suo sviluppo innovativo è assai difficile. Un progetto della N.A.S.A vuole portare sulla stazione spaziale internazionale (ISS) questo alimento, fino ad ora vietato a bordo poiché le briciole vaganti per via della gravità zero erano una enorme minaccia per la sicurezza. Questo progetto è il continuo di una rivoluzione che si vuole apportare alla qualità della vita sulla ISS. Da qualche anno il cibo fornito agli astronauti è passato da pillole e barrette a cibo "comune" come insalata, lasagna e dolci. Questo per migliorare le stressanti condizioni lavorative a favore della qualità stessa del loro operato. Il progetto si chiama " Bake in Space ", esso vuole creare un nuovo tipo di pane con un impasto tale da non formare le briciole e progettare un forno nel quale il pane potrà essere cotto direttamente nello spazio. Questo ambizioso progetto prevede che entro il 202

STEP #27 - Il museo della cosa

Immaginando un museo dell’ ‘nciminato e più in generale del pane, questo dovrebbe essere un percorso che inizia dalle prime fasi della sua produzione fino ad arrivare alla sua evoluzione futura. Lo scopo del museo è quello di far capire ai visitatori quanto il pane sia stato ed è tuttora importante nella maggior parte delle culture e delle epoche, creando un percorso interattivo volto soprattutto ai più piccoli. In particolare il percorso inizia con una serie di modelli in miniatura che, in ordine cronologico, raffigurerebbero il pane e la preparazione nel tempo e nelle diverse culture, fino ai giorni nostri. Qui i più piccoli potrebbero scegliere la tipologia di pane da realizzare a fine percorso. Successivamente vengono esposti gli ingredienti della cosa: da una parte, i vari tipi di farina che possono essere usate per preparare il pane, suddivise per tipologia di cereale da cui si ricava, dal grado di raffinazione; dall’altra, invece, i tipi di lievito, l’olio, l’acqua, dand